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11 luglio – Giornata internazionale della popolazione

“Population growth is the primary source of environmental damage” – Jacques Yves Costeau

“Reaching a global population of eight billion people is a numerical landmark, but our focus must also be on people. In the word we stive to build, 8 billion people means 8 billion opportunities to live dignified and fulfilled lives.” – UN Secretary-General Antonio Guterres.

La giornata internazionale della popolazione è un evento annuale che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche della popolazione globale.

L’evento è stato istituito dal Consiglio direttivo del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite – UNDP – nel 1989. È stato ispirato dall’interesse pubblico per la Giornata dei Cinque Miliardi dell’11 luglio 1987, data approssimativa in cui la popolazione mondiale ha raggiunto i cinque miliardi di persone. Da questa data la popolazione è cresciuta in modo esponenziale. Ma facendo un passo indietro, ci sono volute centinaia di migliaia di anni perché la popolazione mondiale crescesse fino a un miliardo – a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo – poi in altri 200 anni è cresciuta di circa sette volte. Nel 2011 la popolazione mondiale ha raggiunto quota sette miliardi, oggi si attesta a circa 7,9 miliardi e le stime prevedono che sarà di 9,7 miliardi nel 2030 e di 10,9 miliardi nel 2100. Ricapitolando la popolazione mondiale era di 1 miliardo a inizio 1800 e ora un miliardo viene aggiunto ogni 15 anni.

Aumento della popolazione è profondamente correlato a progressi in campo igienico-sanitario che hanno allungato la durata della vita – all’inizio degli anni 70 la speranza media di vita globale era 64,4 anni, nel 2019 era aumentata fino a 72,6 anni – e ridotto la mortalità materna e infantile. Altre importanti tendenze demografiche hanno subito profondi cambiamenti. I tassi di fertilità globali sono cambiati moltissimo negli ultimi 50 anni: all’inizio degli anni 70’, le donne avevano in media 4,5 figli ciascuna, nel 2015, la fecondità totale del mondo era scesa al di sotto di 2,5 figli per donna.  Anche l’urbanizzazione è in crescita a livello mondiale. Nel 2007 per la prima volta a livello mondiale la popolazione urbana ha raggiunto quella rurale, ed entro il 2050 si stima che il 66% della popolazione mondiale vivrà in città.

L’aumento della popolazione, però, non riguarda nello stesso modo ogni macro area del mondo.  Le stime, infatti, indicano che la popolazione europea diminuirà entro il 2050. Si stima anche che nel 2024 l’India diventerà il Paese più popoloso superando la Cina. Il paese con il maggior tasso di crescita demografica è invece la Nigeria. E così come l’aumento della popolazione anche le altre tendenze indicate non sono eguali tra i continenti.

Tutto ciò ha implicazioni di ampia portata, in quanto la demografia influenza lo sviluppo economico, l’occupazione, la distribuzione del reddito, la povertà e le protezioni sociali. Influisce sugli sforzi per garantire l’accesso universale all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’alloggio, ai servizi igienico-sanitari, all’acqua, al cibo e all’energia.

L’obbiettivo della Giornata Internazionale della Popolazione è proprio quello di mettere sotto i riflettori queste problematiche che derivano dalla crescita demografica mondiale, aumentando la consapevolezza su questioni più specifiche correlate alla crescita demografica come la pianificazione familiare, uguaglianza di genere, la povertà, la salute materna e i diritti umani. Queste tematiche si incastrano perfettamente negli obbiettivi dell’Agenda 2030 che è strettamente correlata alle tendenze demografiche tra cui la crescita della popolazione, l’invecchiamento, la migrazione e l’urbanizzazione.

Il consiglio delle Nazioni Unite ogni anno decide il tema della Giornata mondiale della popolazione, il tema di quest’anno è “Scatenate il potere dell’uguaglianza di genere: elevare la voce delle donne e delle ragazze per sbloccare le infinite possibilità del nostro mondo. Ciò che le donne e le ragazze vogliono è importante”. La necessità di concentrarsi sulle donne nasce dal fatto che quest’ultime sono spesso ignorate nelle discussioni sulla demografia, con i loro diritti violati nelle politiche demografiche. Le donne e le ragazze vengono ancora tagliate fuori dalla scuola, dalla forza lavoro e dalle posizioni dirigenziale. Da un lato questa situazione limita il loro libero arbitrio, così come la loro capacità di decidere sulla loro salute, sulla loro vita sessuale e riproduttiva. Dall’altro lato aumenta la loro vulnerabilità alla violenza, alle pratiche dannose e alla morte materna prevenibile – nel mondo una donna muore ogni due minuti a causa della gravidanza o del parto.

La promozione dell’uguaglianza di genere concorre alla creazione di un mondo più giusto, resiliente e sostenibile. Le risorse e il potere delle donne e delle ragazze sono fondamentali per affrontare le sfide demografiche che minacciano il nostro futuro. Per la creazione di un mondo più eguale è necessario che le donne scelgano sulle loro vite e sui loro corpi.

Ma perché la giornata internazionale della popolazione è così importante? In primis perché tocca tutti e tutte. Se consideriamo che la crescita delle risorse non tiene il passo della crescita della popolazione, la sovrappopolazione non tocca solamente i Paesi in cui la crescita demografica ha un effetto tangente sulla vita delle persone. Più persone si aggiungono alla popolazione mondiale e più energia e cibo saranno necessarie per il loro sostentamento. Gli sforzi per far crescere la produzione di risorse allo stesso ritmo della popolazione stanno contribuendo notevolmente al cambiamento climatico, il quale colpisce ovunque a livello mondiale. Secondariamente è importante in quanto ci ricorda di guardare avanti. Ricordandoci le problematiche della popolazione attuali si concentra anche sul futuro e sugli sforzi necessari per rallentare la crescita della popolazione. Infine, è rilevante perché mette luce sulla grande disparità tra i Paesi in questa problematica. Viviamo in un mondo profondamente diseguale: troppi sono ancora esposti a discriminazione sulla base di genere, etnia, classe, religione, orientamento sessuale, disabilità e origine. Come ricorda il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres: “In un mondo ideale, 8 miliardi di persone significano 8 miliardi di opportunità per società più sane, rafforzate da diritti e scelte”.

Per maggiori informazioni sul tema vi invitiamo a controllare la pagina dedicata all’evento delle Nazioni unite https://www.un.org/en/observances/world-population-day