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25 Novembre – Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne

Oggi, come ogni 25 novembre, cade la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.

La violenza contro le Donne e le Ragazze è una delle più diffuse, persistenti e devastanti violazioni dei diritti umani al mondo, spesso non denunciata a causa dell’impunità, del silenzio e dello stigma che la circondano.

Secondo la dichiarazione ONU sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne, si definisce violenza sulle donne: “Ogni atto di violenza basato sul genere che abbia come risultato, o che potrebbe avere come risultato, una sofferenza e/o un danno fisico o psicologico per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o l’arbitraria privazione della libertà, che avvenga in pubblico o nella vita privata”.

La Violenza contro le Donne, in termini generali, si manifesta in forma fisica – ogni forma di violenza contro il corpo o la proprietà – in forma sessuale – ogni coinvolgimento in attività sessuali senza consenso in forma psicologica – ogni forma di offesa e mortifica della dignità – in forma economica ogni forma di controllo sull’autonomia economica – in forma di molestie e stalking – ogni atto che lede la libertà o la sicurezza – in forma sociale – isolamento della vittima dall’ambiente sociale in cui vive.

Comprende la violenza intima subita dal partner (maltrattamenti, abusi psicologici, stupro coniugale, femminicidio); la violenza sessuale e la vessazione (stupro, attenzioni e avance sessuali non richieste, abusi sessuali su minori, matrimoni forzati, stalking, cyber-vessazioni, cat-calling, molestie sul luogo di lavoro, molestie informatiche); traffico di esseri umani (schiavitù, sfruttamento sessuale) e il matrimonio infantile.

Sono 87 le donne uccise in ambito familiare/affettivo dal 1° gennaio al 19 novembre 2023, di cui oltre la metà (55%) da parte di partner/ex partner. Costituiscono l’82% delle donne uccise complessivamente (106) e il 29% di tutti gli omicidi commessi da inizio anni fino al 19 novembre (295). Come ci mostrano i dati, gli omicidi totali di uomini (189) sono maggiori ma solo il 23% di questi è stato ucciso in ambito familiare e affettivo.

Il fenomeno non è in calo: nel 2020 le donne uccise in ambito familiare/affettivo sono state 101, nel 2021 105 e nel 2022 104.

Nel 2022 sono state 5452 le donne vittime di violenza sessuale: il dato più alto registrato dal 2019.

La violenza di genere, come elencato precedentemente, non si esaurisce con il femminicidio e con le violenze sessuali. Le molestie, le percosse, i maltrattamenti e tutte le altre forme di violenza di genere citate in precedenza sono molto più difficili da contare in quanto si tratta spesso di atti sommersi, che avvengono tra le mure domestiche e che per numerosi e comprensibili motivi non vengono denunciati (stigma sociale, paura di ripercussioni sfiducia nelle forze dell’ordine e nelle istituzioni, dipendenza economica, ecc…).

È evidente che la violenza di genere non sia in calo ed è quindi necessario agire per cambiare la tendenza: sia a livello normativo, riconoscendo che il fenomeno non è imputabile soltanto a casi isolati ma è strutturale e come tale la strategia di contrasto deve mirare a un cambiamento educativo a livello sociale e culturale.

L’educazione all’affettività è uno strumento fondamentale per stimolare la capacità di riflettere sull’affettività e sui propri sentimenti, fornendo strumenti per sradicare pregiudizi e stereotipi di genere, può portare a fare un primo passo verso latrasformazione della società.

Il servizio pubblico del 1522 è un numero di telefono gratuito e attivo 24 h su 24 che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.