22 agosto 2022 – Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime di Atti di Violenza basati sul Credo Religioso
La libertà di religione o di credo, la libertà di opinione e di espressione, il diritto di riunione pacifica e il diritto alla libertà di associazione sono interdipendenti, interconnessi e si rafforzano a vicenda. Essi sono sanciti dagli articoli 18, 19 e 20 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. La difesa di questi diritti svolge un ruolo importante nella lotta contro tutte le forme di intolleranza e di discriminazione basate sulla religione o sul credo. Difatti attualmente vi sono continui atti di intolleranza e violenza che prendono di mira il credo religioso delle persone e la loro appartenenza a gruppi culturali e religiosi minoritari ed il numero e l’intensità di questi episodi stanno aumentando.
Il dibattito aperto, costruttivo e rispettoso delle idee, così come il dialogo interreligioso ed interculturale, a livello locale, nazionale, regionale e internazionale, possono svolgere un ruolo positivo nella lotta contro l’odio religioso e l’incitamento alla violenza. Per questo motivo l’Assemblea generale ha adottato la risoluzione A/RES/73/296, del 2019, intitolata “Giornata Internazionale per la Commemorazione delle Vittime di Atti di Violenza basati sulla Religione o sulle Convinzioni Personali”, condannando con forza il persistere della violenza e degli atti di terrorismo nei confronti delle persone, sulla base delle loro convinzioni religiose o personali.
Gli Stati membri ribadiscono, in questa giornata, la condanna inequivocabile di tutti gli atti, i metodi e le pratiche di terrorismo e di estremismo violento che favoriscono il terrorismo, in tutte le sue forme e manifestazioni, ovunque e da chiunque le abbia commesse, a prescindere dalla motivazione. Inoltre affermano che il terrorismo e l’estremismo violento, in tutte le ,loro forme e manifestazioni, non possono e non devono essere associati ad alcuna religione, nazionalità, civiltà o gruppo etnico.
L’obbiettivo degli Stati membri è quello di lavorare insieme per migliorare il sistema giuridico e la promozione di leggi che proteggano le persone contro la discriminazione e i crimini di odio, aumentando il dialogo e la collaborazione interreligiosi. L’educazione ai diritti umani è un elemento ed uno strumento fondamentale per fermare gli episodi discriminazione e violenza contro le persone sulla base della religione o delle convinzioni personali.