Una storia che compie 50 anni!
Sabato 19 ottobre, dalle 9.30 alle 18, Amici dei Popoli ong, ora ETS, ha celebrato i 50 anni di attività con un evento aperto al pubblico presso la Parrocchia Don Bosco di Bologna.
ADP, che si occupa di cooperazione internazionale con una attenzione particolare per l’ambito socio-educativo, anche nel territorio italiano, ha celebrato il lavoro svolto insieme, i traguardi raggiunti e le sfide affrontate con coraggio. Per questo abbiamo commemorato l’anniversario ricordando i 30 anni dal genocidio in Rwanda, uno dei capitoli più dolorosi della storia recente, ricordarlo è un’opportunità per ribadire l’impegno verso la pace, la riconciliazione e il rispetto dei diritti fondamentali di ogni persona nella costruzione di un futuro migliore.
Amici dei Popoli ha collaborato con Missionari, Missionarie fra cui i Padri Salesiani in Rwanda, Burundi, Tanzania, Uruguay, Rep. Dominicana, i Padri Rogazionisti in Rwanda e Argentina, le Figlie del Divino Zelo in Rwanda e Brasile e con ong locali anche in Rep. Democratica del Congo, Malawi, Guinea Conacry, Perù.
La giornata è stata ricca, piena di sorrisi, abbracci e voglia di rivedersi.
La S. Messa è stata celebrata da P. Ferdinando Colombo salesiano e concelebrata da P. Eros Borile e P. Mario Menegolli rogazionisti, da Don Luigi Consonni diocesano e dal diacono Roberto Cavalli, con il contributo di tutti i partecipanti.
Il giornalista Luciano Scalettari nel pomeriggio ha riflettuto su quanto ha causato il terribile genocidio in Rwanda e come tante caratteristiche le riconosciamo, purtroppo, in tanti altri conflitti armati, anche attuali. Lo conosce bene, ha visitato il paese che non era ancora pacificato, è passato anche al centro Educativo S. Antonie a Nyanza, dove in quel momento c’era P. Giorgio Vito rogazionista, che come il confratello P. Eros Borile è rimasto durante il terribile periodo della guerra e del genocidio.
Si è riflettuto di come la situazione sia ancora instabile a causa delle ricchezze della vicina Repubblica Democratica del Congo, che attirano forti interessi economici che danno spazio a conflitti alimentati da gruppi armati e dove la popolazione patisce da decenni indicibili violenze e soprusi con la necessità di fuggire e trovare rifugio in città.
Di fronte al clima di guerra che pervade attualmente anche la nostra realtà, è stato un balsamo l’intervento del cardinale Matteo Zuppi che con la consueta schiettezza e amabilità ci ha ricordato che stiamo respingendo la pace non la guerra, invece occorre opporsi alla guerra, stiamo accettando che si risolvano i problemi con la guerra e questo è preoccupante ed è un tradimento dell’eredità che ci hanno consegnato quelli che la guerra l’hanno fatta.
Ci ha stimolati a guardare al domani, a sognare ancora, a seminare; l’impegno del volontariato internazionale è una grande prospettiva per l’Europa, l’Africa è il futuro, si svilupperà molto. La cooperazione è fare insieme, guardare al futuro insieme con una passione rinnovata, la cooperazione è condividere anche le responsabilità, le difficoltà, i cambiamenti.
Nell’enciclica “Fratelli tutti” si propone la fraternità e l’amicizia sociale come le vie indicate per costruire un mondo migliore, più giusto e pacifico, con l’impegno di tutti: persone, istituzioni, mondo economico, organizzazioni internazionali, società civile, quindi l’Africa ci aiuta a trovare delle risposte, la casa è una sola e soltanto insieme potremo costruire un futuro di pace.
A seguire un coinvolgente spettacolo “IOSIAMO dall’IO al NOI” su storie di volontariato. I volontari in Italia sono circa 6 milioni, si occupano di ogni tipo di bisogno, povertà ed emergenza. Con bravura l’attrice Tiziana De Masi ci ha fatto vivere un’Italia solidale da nord a sud, una carrellata di storie di volontari che hanno superato la dimensione dell’IO per ragionare come un NOI. Perché l’amore non è mai inutile.
Paola Mariani
Segretaria Generale